Viaggio tra innovazione e tradizione
Un viaggio nella storia tra tradizione e innovazione, dallo storico mulino di Bottanera fino alla grande distribuzione, senza mai perdere quell’attenzione ai gusti e ai sapori che da un secolo e mezzo caratterizzano il Pastificio Moro.
Tutto ha inizio oltre 150 anni fa, nel lontano 1868, quando il mulino Bottanera, situato nel vecchio quartiere artigiano di Chiavenna, mette in funzione le sue pale grazie alla forza del fiume Mera e all’ingegno del fondatore Carlo Moro.

Parte così la storia del Pastificio Moro che da quel giorno non ha mai smesso di allietare con i suoi prodotti le tavole dei Valtellinesi ma non solo. L’attività del mulino prosegue ininterrottamente giorno e notte, producendo:
- farina,
- crusca,
- farinette
- mezzi grani
Diventa così una realtà economica tra le più importanti del territorio, garantendo posti di lavoro per numerose famiglie della Valchiavenna. A partire dagli anni ’60 oltre alla produzione della tradizionale pasta di semola di grano duro, Pastificio Moro ha implementato la sua produzione con i tradizionali pizzoccheri valtellinesi, espressione dell’identità culinaria locale.
Oggi, alla quinta generazione Moro, ecco i numeri del Pastificio:
- 9mila tonnellate di paste;
- più di 50 dipendenti;
- 40% della produzione dedicato all’export.
L’attenzione di Pastificio Moro per le richieste del mondo food
Non solo attenzione a sapori e prodotti ma anche all’innovazione. Pastificio Moro infatti non si accontenta di portare avanti la tradizione del territorio: a questa affianca la ricerca costante di nuove soluzioni per soddisfare i gusti, le esigenze e le richieste di un mercato, quello del food, in costante evoluzione.
In quest’ottica proprio nel anni ’60 ha ottenuto l’autorizzazione del Ministero della Salute per la produzione di paste dietetiche:
- pasta senza glutine,
- pasta per bambini,
- oltre alle paste a base di grano saraceno, con proprietà benefiche per l’alimentazione.

L’importanza dell’ambiente e l’uso di energia da fonti rinnovabili

La produzione di Pastificio Moro ha anche una sensibilità verso le problematiche ambientali:
- gli impianti acquistano energia dalle centrali idroelettriche della Valtellina, ottenendo il certificato RECS;
- grazie alla produzione di diversi tipi di pasta biologica ha ottenuto la certificazione CCPB.
Pizzoccheri, il prodotto di punta per unire l’Italia
I pizzoccheri sono uno dei simboli della tradizione culinaria della Valtellina. E quale miglior modo per far conoscere questa cultura in tutta Italia se non attraverso un buon piatto di pizzoccheri? Grazie a Pastificio Moro e ad una nuova strategia di comunicazione, i pizzoccheri hanno registrato un picco di interesse nelle diverse regioni italiane, aumentando la richiesta anche da parte della grande distribuzione.
I pizzoccheri hanno sposato i diversi sapori e i prodotti di tutta Italia, attraverso dei contest lanciati sui social, creando una vera e propria community di influencer ed estimatori della buona cucina. In moltissimi hanno raccolto l’invito di Ricettepizzoccheri.it e dell’ultimo contest “Diventa Ambassador”, cucinando una rivisitazione dei pizzoccheri valtellinesi. Le ricette più appetitose e meglio presentate sono state premiate e al vincitore assoluto è stato assegnato il ruolo di brand Ambassador.

Italiani, ambasciatori del gusto e della buona cucina
“Ho la fortuna di essere ambasciatore di una cultura culinaria tipica locale, ma anche di promuovere una nuova cultura legata all’identità italiana – commenta Fabio Moro -. In molte regioni abbiamo lanciato non solo la scoperta della pasta di grano saraceno, ma il piacere di gustarla con accompagnamenti tipici regionali. Oltre al successo in store, sono orgoglioso di rendere gli Italiani sempre più cultori di una pasta tradizionale ed ambasciatori del gusto e della buona cucina”.

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